100 anni, separano Covid-19 dalla “Spagnola”, la tragica pandemia influenzale che nel 1918-19 causò almeno 50 milioni di morti.
Le strade deserte di Sassari durante la questa pandemia, le scuole e le chiese chiuse, la soppressione delle cerimonie religiose evocano il tempo della Spagnola.
Allora però non c’era il lockdown: misure di isolamento e forme di quarantena furono adottate solo nei campi e negli ospedali militari, dove vigeva la disciplina di guerra.
I quotidiani, compresi la Nuova Sardegna e l’Unione Sarda, diffondevano, come accade oggi, le misure adottate dai sindaci e dai prefetti, sulla base delle circolari del ministro dell'Interno.
La parola “Spagnola” era censurata: tutti i documenti ufficiali parlano di Influenza o di “breve malattia”.
Di quei terribili mesi restano i documenti ufficiali: le ordinanze di sindaci e prefetti, qualche necrologio (dove il termine “spagnola” proibito dalla censura non compare mai), qualche pubblicità di “rimedi” contro la Spagnola.
La “Storia orale” però, trasmessa nelle famiglie, ci ha fatto arrivare l’orrore della malattia che si portava via giovani e ragazze nel fiore dell’età, ma anche bambini.
Immagini e documenti della Spagnola, così come di altre più lontane epidemie, consentono di tracciare una linea di continuità tra passato e presente.

Fede di Sanità. 1611

Certificato di sanità

Sospensione degli esami scolastici 1918

1918, Cervia: vietati gli “agglomeramenti di persone”

Rimedi contro la Spagnola

Sanificazione

Una “zona rossa” durante il colera del 1884. Cordone Sanitario intorno alla città di La Spezia.

Personale sanitario

Ospedali

Necrologi 1918 - La Stampa

Sepolture 1918

Bergamo 2020

Fede di Sanità. 1713

Misure profilattiche 1918

Precauzioni igieniche - 1918

Quarantena

Mascherine e DPI antichi - Il medico della peste

Personale sanitario

Ospedali

Terapia

Ottobre 1918. Foto originale di tre fratellini di Tula morti lo stesso giorno di Spagnola. Per gentile concessione della signora Angela Nurra.

Necrologi 1918 - Unione Sarda
